Chi vuole fare Forex in maniera efficace deve conoscere le principali valute. Nel novero in questione è possibile comprendere la sterlina britannica. Se vuoi sapere qualcosa sulla sua storia e su come utilizzarla al meglio per il trading Forex, seguici nelle prossime righe.
Abbiamo creato una guida passo passo cercando di rispondere alle principali domande in merito.
Sterlina: cos’è e come funziona

La sterlina è la moneta a corso legale del Regno Unito e delle dipendenze della corona britannica. Il suo simbolo è £ e il codice ISO GBP. Risulta divisa in 100 centesimi. Nei territori anglofoni, viene indicata in diversi modi. In linea di massima, è bene ricordare che la forma “quid”, il cui significato in italiano corrisponde a “sterlina”, è più usata di “pounds”.
Cosa dire invece del nome ufficiale completo, ossia “pound sterling”? Che si tratta di una dicitura usata quasi esclusivamente in contesti particolarmente formali.
A questo punto entriamo un pò più nel dettaglio delle modalità con cui la sterlina è chiamata sui mercati finanziari. In questi contesti capita spesso di avere a che fare con l’espressione sterling, ma anche con le abbreviazioni ster e stg.
Per capire la derivazione storica di queste espressioni, è il caso di leggere il prossimo paragrafo.
Sterlina: storia
La sterlina britannica, indicata spesso erroneamente come sterlina inglese, è una delle valute più scambiate sul mercato del Forex. Il suo nome deriva dall’espressione “pound of sterling silver”. Questa dicitura indica una quantità pari a quella di una libbra d’argento molto puro. Nello specifico, si parla di una lega caratterizzata dal 92,5% di argento.
Il suo simbolo, citato nel paragrafo precedente, deriva dalla L corsiva della parola latina Libra. Nel corso degli anni, il suo cambio è stato regolato in maniera differente. Per fare un esempio al proposito, ricordiamo che, dal 1880 al 1914, è stato legato al sistema aureo. Con lo scoppio del primo conflitto mondiale, il gold standard non venne eliminato ma scoraggiato attraverso diversi provvedimenti di natura amministrativa.
I suddetti resero molto difficile sia l’acquisto sia la vendita dell’oro. Una delle situazioni più frequenti era il rifiuto di esportare il metallo prezioso per motivi patriottici.
Come già specificato, le monete e le banconote prodotte sul suolo inglese hanno corso legale anche nei territori di dipendenza della Corona. Importante è ricordare che, per via della mancanza di una legge che centralizzi l’emissione valutaria, esistono diverse banche private in Scozia e in Irlanda del Nord che stampano banconote destinate nello specifico ai suddetti territori nazionali. La carta moneta in questione, però, non ha corso forzoso in territorio inglese.
Per quanto riguarda i tagli delle banconote, ricordiamo che ne esistono quattro. Nello specifico, si parla di banconote di 5, 10, 20 e 50 sterline.
Per dare un’altra informazione importante sulla storia della sterlina, specifichiamo che, prima della decimalizzazione nel 1971, la principale base monetaria era il penny. Un’altra data importante per la storia della sterlina è il 24 giugno 2016, giorno successivo al referendum sulla Brexit. In quella giornata, la valuta inglese ha raggiunto i valori minimi del cambio rispetto al dollaro dal lontano 1985.
Sterlina: come fare trading
Per fare trading con la sterlina, il principale punto di riferimento è il mercato del Forex, dove è una delle valute più scambiate. Se si vuole procedere in maniera sicura, è necessario scegliere bene il broker online di riferimento. Ciò significa, per esempio, orientarsi solo su piattaforme che guadagnano con lo spread, evitando quelle che applicano commissioni sull’eseguito (per fortuna sono pochissime).
Un altro consiglio per fare trading Forex con la sterlina consiste nell’esercitarsi tramite un conto demo. In questo modo è possibile impratichirsi con le caratteristiche delle varie piattaforme e imparare a familiarizzare con la gestione del denaro.
Questo è sufficiente, ma non basta. Per fare Forex in maniera efficace con la sterlina e le altre valute più scambiate è necessario conoscere gli strumenti giusti.
Uno dei migliori broker, che rispetta tutte le linee guida sopracitate, è Plus500. Puoi aprire un conto demo su Plus500 cliccando qua >>
Gli strumenti per fare trading con la sterlina
Gli strumenti principali per fare trading con la sterlina sono i CFD (Contract for Difference / Contratti per Differenza). Di cosa si tratta? Di strumenti derivati sulla base dei quali viene scambiata la differenza di valore di un determinato titolo o sottostante.
La suddetta, viene maturata tra l’apertura e la chiusura del contratto. Nel caso specifico del Forex, i CFD consentono di aprire e chiudere posizioni sulle principali coppie di valute, che coinvolgono appunto anche la sterlina. Rispetto a quanto accade con altri strumenti, i broker applicano spread vantaggiosi.
Minore è questo scarto, ossia la differenza tra il prezzo di acquisto e il prezzo di vendita del contratto, più conveniente si rivelerà l’apertura della posizione.
Quando si ha a che fare con questi strumenti, però, è necessario considerare il rischio della leva finanziaria. Questo moltiplicatore, che consente di gudagnare parecchio – nei casi migliori, ben più del capitale investito – espone anche a forti perdite. Come ovviare al problema? Eliminarlo totalmente è impossibile. Il trading Forex con la sterlina, anche se si tratta di una valuta molto scambiata, ha comunque dei margini di rischio.
Lo si può tenere sotto controllo con il Money Management. Cosa significa? Semplicemente dividere in più parti il capitale, destinando ciascuna porzione a una diversa operazione.
In questo modo, se le cose vanno male con il trading Forex con la sterlina o altre valute, non si espongono cifre importanti.
Sterlina: grafico e quotazione in tempo reale
Per completare il quadro relativo alla sterlina e al suo ruolo nel trading Forex, presentiamo il grafico e la quotazione in tempo reale.
Come vedete, lo strumento è di facile lettura. Prende in considerazione diversi time frame e, per la gioia degli appassionati di analisi tecnica, può essere arricchito con diversi indicatori.