Il bitcoin è la criptovaluta più famosa del mondo. Priva di controllo da parte di banche centrali o enti governativi, in pochi anni ha rivoluzionato la finanza mondiale. Ovviamente è oggetto di forte interesse da parte degli investitori. Per questo motivo, prima di cominciare a fare trading, è bene sapere con cosa si ha a che fare.
Se vuoi approfondire la cosa, seguici in questa guida per punti.
Bitcoin: cos’è e come funziona
Il bitcoin è una moneta virtuale che si basa sulla tecnologia peer to peer. Il network all’interno del quale avvengono le transazioni è noto come Bitcoin. La lettera iniziale è fondamentale per distinguere la rete dalla valuta in sé. Il sistema è progettato per garantire la sicurezza delle singole transazioni e l’anonimato di chi le effettua. Per concetizzarle, è necessario essere in possesso di specifiche chiavi (stringhe alfanumeriche di 33 caratteri). Le suddette, che possono essere pubbliche e private, servono a firmare digitalmente le transazioni e a identificare i destinatari.
A tal proposito, è bene fare cenno al fatto che per operare nel mondo dei bitcoin è necessario disporre di un wallet, ossia di un software che consente di entrare nella rete. I processi sono molto semplici e soprattutto sicuri. Il network, infatti, è garantito dal sistema di crittografia SHA256. Fino ad ora, nessuno è riuscito a violare le sue protezioni crittografiche.
Il processo di coniazione dei bitcoin è concretizzato ogni dieci minuti circa da parte dei device connessi al network. Un giorno, però, avrà termine. Secondo i piani dell’inventore della criptovaluta, del quale parleremo nel prossimo paragrafo, finirà tutto nel 2140, quando saranno stati coniati 21 milioni di bitcoin.
Coniarli non è certo la soluzione migliore per una singola persona. Ci vuole infatti una potenza di calcolo notevole da parte del device. Ecco perché si consiglia di guardare al mondo degli investimenti e cercare di guadagnare grazie ai CFD, che analizzeremo assieme tra poco.
Bitcoin: storia
La storia del bitcoin è iniziata nel 2008. Quell’anno, un personaggio noto con il solo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, rilasciò online il primo protocollo. L’anno successivo, distribuì la versione client del software. Nakamoto, senza mai rivelare la propria identità, ha contribuito per un po’ allo sviluppo del progetto. Nel 2011 ha annunciato di aver lasciato le redini dell’universo bitcoin al software developer Gavin Andresen.
Pochi anni dopo, sono cominciati in seno alla community dei problemi, causati in particolare dalle criticità relative alla mancanza di un sistema di controllo centrale.
Per quel che concerne l’identità dell’inventore del bitcoin Nakamoto, ancora oggi non si sa nulla. Inizialmente si credeva fosse un laureato in crittografia del Trinity College di Dublino. Nel 2017, l’uomo d’affari australiano Craig Steven Wright ha dichiarato di essere Nakamoto ma, al momento della verifica effettiva della cosa, non ha prodotto prove concrete sufficienti.
Mal viste in alcuni Paesi, come per esempio la Cina, le transazioni in bitcoin sono verificate dai miners, calcolatori di alta potenza. All’inizio dell’epopea della moneta erano singole persone o pool di volontari. Nel tempo, però, con l’aumento del volume generale delle transazioni, è diventato poco conveniente per il singolo utente fare mining. Per riuscirci e guadagnare, infatti, sono necessari device molto performanti, da tenere attivi praticamente sempre.
Bitcoin: come fare trading
Investire in bitcoin, nonostante la volatilità, può essere molto vantaggioso. Per evitare rischi e lungaggini burocratiche, però, è il caso di non acquistarli direttamente. Esistono non a caso i CFD, strumenti derivati che permettono di guadagnare su un asset – che può essere anche un’azione – senza per forza possederlo.
I migliori broker per fare trading Bitcoin
Il successo di chi sceglie di fare trading in bitcoin, però, dipende anche dal broker scelto. I migliori comprendono per esempio Plus500, una piattaforma estremamente intuitiva che consente di aprire un conto iniziale in modalità demo. In questo modo si familiarizza con il mondo del trading online sia a livello tecnico, sia a livello psicologico.
Puoi iscriverti gratis su Plus500 cliccando qui.Per fare trading bitcoin esistono però anche altre soluzioni. Rimanendo sempre nell’ambito dei broker regolamentati, parliamo di Markets.com. Qui siamo davvero al top per chi vuole iniziare al meglio! Questa piattaforma, infatti, è famosa per il fatto di mettere a disposizione diversi corsi di formazione gratuiti e per un servizio clienti di alto livello.
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Un altro broker senza commissioni da tenere presente quando si fa trading online bitcoin è eToro. Online dal 2008, questa piattaforma è nota nel mondo dei trader per la sua ottica social. Cosa significa? Semplicemente che chi vuole fare trading con i bitcoin ha la possibilità di affinare la strategia interagendo con altri investitori e replicando le strategie dei migliori in campo.
Anche in questo caso non ci sono commissioni. Il broker, infatti, guadagna solo sugli spread. Per registrarsi ci vogliono pochi minuti ed è possibile effettuare parte della procedura autenticandosi sui social.
Clicca qui per iscriverti gratis su eToroIl bitcoin, accettato come pagamento da molte aziende (per la legge italiana le società devono dichiarare in bilancio le transazioni in criptovaluta), può rivelarsi un buon investimento. Grazie alla volatilità, si può guadagnare molto ma anche andare incontro a forti perdite. Ecco perché, per preservare il capitale, è consigliabile orientarsi sui CFD ed evitare l’acquisto diretto.
Ovviamente, prima di iniziare, è anche il caso di seguire un percorso formativo completo. Questo non è un problema visto che i maggiori broker consentono di farlo.
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Bitcoin: grafico e quotazione
Per completare le informazioni sul bitcoin, ecco il grafico aggiornato alle 15:05 del 25 settembre 2017 (fonte Plus500).
Non c’è che dire: oggi investire in bitcoin può rivelarsi un’ottima idea se lo si fa con alle spalle un’adeguata consapevolezza dei rischi e se si sceglie il broker giusto, che deve essere regolamentato dalla CySEC e autorizzato Consob.